Casignano, piccolo borgo sulle colline di Scandicci, ricorda nel suo nome l'origine tardo romana. Secondo le ricerche storiche il toponimo deriverebbe da "casinius", nome proprio di un possidente locale, forse vissuto prima dell'epoca di San Zanobi e che avrebbe tramandato il suo nome alle proprietà che aveva sulla collina.
Altra origine si potrebbe però avere dal termine "casigliano", che significherebbe "vicino di casa", "coinquilino"
La bella ed importante villa occupa tutto lo spazio del piccolo borgo, accanto alla quale si trova la chiesa di San Zanobi. Forse l'antica origine della fattoria, come per molte altre strutture similari, è da ricercare in un piccolo insediamento di epoca romana.
In riferimento all'opera di evengelizzazione fatta da san Zanobi è necessario ricordare che erano le città le prime ad accogliere le comunità dei primi cristiani, nelle campagne la nuova religione dovette si radicò con difficoltà e dopo molti anni, basti pensare che in alcune zone d'Italia e della Francia, ancora nel XII secolo esistevano delle sacche di culti arcaici.
Ma com'era una volta la collina di Casignano e quindi di Scandicci? Il solo ricordare che ancora oggi una parte di questo territorio si chiama Roveta, dovrebbe chiarire come il luogo fosse coperto da boschi impenetrabili, l'originaria foresta che circondava gran parte delle colline intorno a Firenze, poi disboscata per motivi edilizi e per alimentare le fonaci di cottura dei mattoni con cui si costruirono le mura e le case cittadine.
Forse Casignano, se si prende per valida la fonte storica della sua origine come fattoria di epoca romana, era un territorio parzialmente disboscato, con culture di vite, olivo, cereali, ecc... e quindi la popolazione godeva facilmente di spazi aperti, ma anche la viabilità era difficoltosa e bastavano pochi anni di abbandono di una strada o di un campo coltivato perchè la natura tutto si riprendesse.
In vari momentei storici la popolazione è stata di pochissime unità, carestie, invasioni, brigantaggio, erano tutte situazioni che facevano difficile la vita quotidiana. L'erezione di chiese e di pievi, come la vicina Giogoli, davano un senso di sicurezza e servivano a mantenere le strade e i terreni liberi dalle erbacce oltre ad evitare i problemi derivanti dai fenomeni metereologici